Abstract

Jurisdiction and the fealty: feudal powers in the Medicean State, by Stefano Calonaci
The essay sheds light on how the exercise of internal jurisdiction and the fealty to the grand dukes constitute two tightly interrelated aspects of feudal dominion of the grand duchy. The independence that Tuscan feudatories had in the administration of justice and in the government of their subjects emerges as a qualifying trait of their integration in the Medicean State. From a social perspective, just in these case studies, in the fief ’s administration seems to have brought more than one advantage to the interested communities, particularly in relation to the bureaucratic simplification, the concentration of judicial functions, the presence of judges residing locally and satisfying the communities’ demand of justice and government. In the light of a system of power relations informed by strong specificities, the relevance of the lords’ awareness is stressed in the governmental commitments, while the interpretation of certain traditional categories, distinctive of feudal society, tends to fade.
Keywords: Early Modern Feudalism, Justice, community, grand duchy of Tuscany, Jurisdiction, Medici, Ricasoli

Giurisdizione e fedeltà: poteri feudali dentro lo Stato mediceo, di Stefano Calonaci
Il saggio evidenzia come l’esercizio della giurisdizione interna e la fedeltà ai granduchi costituiscano due aspetti strettamente interrelati del dominio feudale nel granducato. L’indipendenza che i feudatari toscani mantengono nell’amministrazione della giustizia e nel governo dei sudditi costituisce una cifra specifica della loro integrazione nello Stato mediceo. Sul piano delle ricadute sociali, almeno nei casi studiati, l’amministrazione del feudo arreca evidenti vantaggi alle società interessate, soprattutto in virtù della semplificazione burocratica, dell’accentramento delle funzioni giudiziarie, della presenza di giudici sul territorio che soddisfano una domanda di giustizia e governo avanzata dalla comunità. Alla luce di un sistema di relazioni di potere attraversato da forti specificità, si avvalora l’importanza della coscienza signorile negli obblighi di governo, mentre sfuma l’interpretazione di alcune tradizionali categorie distintive della feudalità.
Parole chiave: Feudalesimo d’età moderna, giustizia, comunità, granducato di Toscana, giurisdizione, Medici, Ricasoli

Continuity and change. Fief between territorial expansion and social promotion in theMedici State, by giuseppe Vittorio Parigino
The paper analyzes the use of fief in early modern Tuscany (Sixteenth and Seventeenth centuries); it was both an object of territorial expansion (mainly through economic transactions, but also through political manoeuvring overt or hidden) and an instrument of social promotion. The study also highlights some economic phenomena related to the sale of the fiefs, and most importantly, the long-term of dependent relationships.
Keywords: grand duchy of Tuscany, Medici, Feudalism, Tuscany

Continuità e mutamento. Il feudo nel Granducato mediceo tra espansione territoriale e promozione sociale, di Giuseppe Vittorio Parigino
Il saggio analizza il controllo del feudo nella Toscana moderna (secoli XVI e XVII) da parte della dinastia medicea; il feudo si configura quindi per i granduchi sia come un oggetto di espansione territoriale (principalmente attraverso transazioni economiche, ma anche per mezzo di manovre politiche palesi o occulte) sia come uno strumento di promozione sociale. Lo studio, inoltre, mette in evidenza alcuni fenomeni economici legati alla vendita dei feudi e, soprattutto, la lunga durata dei rapporti di dipendenza.
Parole chiave: granducato di Toscana, Medici, Feudalità, Toscana

«Un poco di Castello con un titolo». Prince’s fidelity and aristocratic strategies of  Florentine households: the Niccolini (late 16th century), by Andrea Zagli
This essay examine question of granting feudal honour by FlorentineMedici’s court in the late XVI century. honour, distinction and raising social degree linked to feudal nobility were very desired by Florentine urban elitès, as the case of the Niccolini’s family. In particular is not examined the final conclusion of their rise to the status of nobility in mid XVII century (when Filippo di Giovanni Niccolini was appointed Marquis of Ponsacco and Camugliano) but rather the family’s stages of approach, the long period strategies and patronages they used in the shadow of Medici’s rule for succeeding in get a rank of nobility (the Marquisate) enrolled forever in their own family tree. The case study of Giovanni di Agnolo Niccolini is limited to a short term historical perspective (the end of XVI century) but anyway very interesting to explore. he belonged to the Florentine urban patriciate and by grand duke Ferdinando I was named resident ambassador at the Papal court in Rome for a long time. The essay utilises extensive primary sources (from Niccolini’s own Archive and Public Records) to examine the efforts of Niccolini ambassador to obtain a rank of feudal nobility as personal reward i.e. as prize to Niccolini family’s long time services and loyalty to Medici ruling house.
Keywords: history of Aristocracy, Florentine Medicean Urban Elites, Social history of households, Early Modern Feudalism, grand duchy of Tuscany

«Un poco di Castello con un titolo». Servizio del Principe e strategie nobiliari di un casato fiorentino alla fine del ’500: il caso Niccolini, di Andrea Zagli
Il lavoro analizza il problema della concessione di un titolo feudale nella Firenze medicea del tardo ’500. Quanto la distinzione, l’onore e la promozione sociale, connessi ai titoli nobiliari, fossero ambiti nelle strategie di ascesa dei ceti dirigenti cittadini. Il caso particolare è quello della famiglia fiorentina dei Niccolini. Più precisamente non viene analizzato l’esito finale della loro ascesa che porterà la famiglia ad ottenere alla metà del ’600 il marchesato di Ponsacco e camugliano con Filippo di giovanni Niccolini, quanto piuttosto le tappe di avvicinamento, i percorsi attraverso i quali alcuni importanti membri dei Niccolini riuscirono nell’impresa di «perpetuare» il titolo di marchesi nelle loro linee di discendenza. La trattazione è circoscritta ad un personaggio e ad un periodo storico estremamente limitato – la fine del XVI secolo – ma che può fornire interessanti spunti di approfondimento. Il personaggio in questione è giovanni di Agnolo Niccolini, membro del patriziato fiorentino e ambasciatore residente a Roma presso la corte papale per un lungo arco di tempo. Il lavoro – basato su fonti prevalentemente inedite provenienti dall’archivio privato – analizza il tentativo dell’ambasciatore Niccolini di ottenere un titolo nobiliare come ricompensa dei servigi e della fedeltà assicurati da lui e dai suoi predecessori alla casa regnante di Toscana.
Parole chiave: Nobiltà, ceti dirigenti in età medicea, Storia sociale della famiglia, Feudalesimo d’età moderna, granducato di Toscana

«Presso al confino alieno»: il caso di Camporsevoli, di Aurora Savelli
Questo testo si confronta con la categoria di feudalesimo ‘benevolo’, tanto più interessante da discutere quando, come nel caso di Camporsevoli tra 1608 e 1630, feudatario fu lo stesso granduca. L’obiettivo è anche mostrare, attraverso la serie delle suppliche, quanto la vita all’interno del feudo, e il suo governo, si dovessero spiegare con l’essere Camporsevoli al confine con lo Stato pontificio, molto distante dal centro di potere rappresentato da Siena, capitale dello Stato Nuovo e, al contempo, giurisdizione contesa tra iMedici e il papato. Particolare attenzione ricevono nel testo le suppliche delle donne, per le quali la comunità di Camporsevoli cerca di ottenere il diritto alla successione.
Parole chiave: granducato di Toscana, Papato, XVII secolo, Piccolomini, Storia di genere, Feudalesimo d’età moderna, giustizia feudale

Close to the alien border: the case of Camporsevoli, by Aurora Savelli
This paper deals with the category of ‘benevolent’ feudalism, especially interesting for going deeply in when the feudal lord was the grand duke, as for Camporsevoli between 1608 and 1630. The aim is also to show, through the analysis of a series of petitions, how life in the feud and his government should take into account that Camporsevoli stood at the border with the Papal State, far from the center of power represented by Siena, the New State capital and, at the same, its jurisdiction was at the center of a dispute between the Medici and the Papacy. In the paper a particular attention is paid to the pleas of women, for whom the community of Camporsevoli tried to get the inheritance’s right.
Keywords: grand duchy of Tuscany, Papacy, 17th century, Piccolomini, gender history, Early Modern Feudalism, Feudal Justice

Per «ravvivarne e ripigliarne i diritti». Giovanni Bernardo Brichieri Colombi davanti alle problematiche feudali, di Patrizia Turrini
Il giureconsulto Giovanni Bernardo Brichieri Colombi, dall’ottobre 1746 Auditore Fiscale del granducato di Toscana, si espresse su diverse vertenze feudali: nell’archivio familiare presso l’Archivio di Stato di Siena sono conservati voti e pareri che il testo prende in esame. L’applicazione del diritto feudale di cui Brichieri era esperto esprimeva la linea politica del ministro Richecourt, nel senso di una piena riaffermazione dell’autorità sovrana. La riflessione sui feudi sviluppata da Brichieri si configura comunque come una visione attraversata da consapevolezze chiare e personali, sviluppate nell’osservazione di una realtà sfuggente come quella feudale, nel difficile tentativo di uniformare nella pratica del governo realtà feudali percepite come diverse a più livelli.
Parole chiave: granducato di Toscana, Reggenza lorenese, Feudalesimo, diritto feudale, Giovanni Bernardo Brichieri Colombi

To «ravvivarne e ripigliarne i diritti». Giovanni Bernardo Brichieri Colombi in front of feudal issues, by Patrizia Turrini
The jurist Giovanni Bernardo Brichieri Colombi, from October 1746 Auditore Fiscale for the grand duchy of Tuscany, expressed himself on several feudal disputes. In his family archive, housed in Archivio di Stato di Siena, the voti and pareri considered in this paper are conserved. The application of the feudal law, in which Brichieri was an expert, was an expression of minister Richelieu’s policy for a reaffirmation of the sovereign authority. The reflection on the feuds developed by Brichieri configures itself as a vision crossed by a clear and personal awareness. Such an awareness was developed through the observation of the indefinite feudal reality, in the difficult attempt to uniform in the government practice several feudal realities perceived as differing at more than one level.
Keywords: grand duchy of Tuscany, Lorraine Regency, Feudalism, Feudal Law, Giovanni Bernardo Brichieri Colombi

Un conflitto di età leopoldina: i Bardi di Vernio, di Ilaria Marcelli
Il tema centrale di questo intervento consiste in una vicenda che vide i rami della famiglia bardi conti di Vernio in opposizione istituzionale a Pietro Leopoldo diToscana; in particolare si occupa delle strategie che i conti cercarono di mettere in atto per scongiurare l’annessione dei loro territori voluta dal granduca. Si rivolsero infatti all’Imperatore, perché prendesse le loro difese, e quando fu loro chiaro che l’Imperatore non si sarebbe opposto alla vendita purché il territorio rimanesse autonomo dal granducato, cercarono di trarre i maggiori vantaggi possibili dalla vendita stessa. Il cambio alla guida della dinastia granducale, il rallentare delle attività imperiali legate alla gestione dei rapporti con i feudi e i disaccordi interni al gruppo familiare portarono ad una situazione di stallo; infine l’invasione francese della penisola portò all’abolizione del feudo, che con la Restaurazione fu annesso al granducato.
Parole chiave: granducato di Toscana, Feudi imperiali, bardi di Vernio, giurisdizione

A conflict in Pietro Leopoldo age: the Bardi from Vernio, by Ilaria Marcelli
The main theme of this essay is to investigate how the branch of the family Bardi, counts of Vernio, tried to withstand the grand duke of Tuscany Pietro Leopoldo; particularly, this essay concern the strategies used by the counts to avoid the annexation of their territory, desired by the grand duke. It explores the strategies adopted by the counts of Vernio to succeed and their attempt to obtain the Emperor’s help. When they realized that the Emperor would not be contrary to the sale of their territory providing that it was kept independent from the grand duchy. They changed their mind and tried to derive maximum benefit from that sale. The change of the grand duke, the decline of the imperial activities in feuds administration and the disagreement within the Bardi family led to a stalemate. At last the French invasion of the peninsula led to feud suppression and after the Restoration the Bardi feud was annex to the grand duchy.
Keywords: grand duchy of Tuscan, Imperial fiefs, bardi di Vernio, Jurisdiction

La legge del 1750 e i suoi effetti sulle nobiltà feudali del Granducato di Toscana, di Marcella Aglietti
Nell’intento di affermare il valore dell’autorità sovrana quale fonte ultima della nobiltà, il granduca Francesco Stefano di Lorena chiamò le élite toscane a presentare formalmente le prove curriculari considerate valide ad attestare la loro condizione nobiliare. La “Legge per regolamento sopra la nobiltà e la cittadinanza” del 1750, introdotta a tal fine, contemplava espressamente la feudalità come una possibile origine di nobilitazione, ciò nonostante l’esame della documentazione prodotta, e inviata tra il 1751 e il 1807 all’analisi di una apposita deputazione, rivela come i toscani preferirono fare affidamento su altri titoli per ottenere il proprio riconoscimento. Una decisione che fu motivata da molteplici e diverse ragioni, tutte utili a registrare un cambiamento nella mentalità e nelle forme di rappresentazione di status.
Parole chiave: granducato di Toscana, Riforme lorenesi, Nobiltà, città toscane, Titoli feudali

The law of 1750 and its effects over FeudalNobilities in theGrandDuchy ofTuscany, by Marcella Aglietti
In order to affirm the value of sovereign authority as the ultimate source of nobility, the grand duke Francis Stephen of Lorraine called Tuscan elites to formally expose the documentary evidence of their privileged condition. The Law for the Regulation of nobility and citizenship of 1750 was introduced with this purpose, and it expressly recognized the feudal system as one of the possible cause of nobility. On the contrary, the analysis of the documentation produced by the Tuscan aristocracy, and sent between 1751 and 1807 to a specific deputation, reveals the choice to rely on other evidence than the feudal titles in order to obtain the expected recognition. A decision moved by many different reasons, but useful to suggest a cultural change also in the status representation.
Keywords: grand duchy of Tuscany, Lorraine Reforms, Nobility, Tuscan cities, Feudal Titles

La Repubblica e la Jura. Un feudo vescovile nello Stato di Lucca: giurisdizione, diplomazia, religione, di Matteo Giuli
L’analisi su scala topografica delle pratiche di sfruttamento del territorio e di gestione delle sue risorse è al centro di questo contributo, che ricostruisce le tensioni sorte a Lucca in Età moderna nei rapporti tra la Repubblica e la diocesi, a causa della presenza di un piccolo feudo vescovile di origine imperiale incastonato nel cuore dello Stato. Il prolungato esercizio di attività spesso considerate illecite determinò un’ininterrotta conflittualità di tipo giurisdizionale, che talora si intrecciò a contrasti politico-religiosi dovuti alla particolare condotta ecclesiastica di alcuni vescovi. Nel corso dei secoli, il piano delle relazioni locali si mescolò continuamente con quello delle relazioni con l’esterno, le cui dinamiche emersero con nettezza nel momento in cui la Repubblica, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, riuscì a dar prova della propria abilità diplomatica non solo presso le corti di Firenze e Roma, ma anche a Vienna, giungendo finalmente all’agognato acquisto del feudo.
Parole chiave: Feudo, giurisdizione, Religione, diplomazia

The Republic and the Jura. An episcopal fief in the State of Lucca: jurisdiction, diplomacy, religion, by Matteo Giuli
Topographical scale analysis of the territory exploitation and local resources management is at the core of this paper. It reconstructs the tensions that marked the relationships between the Republic of Lucca and her diocese in the Early modern period, because of the presence of a small episcopal fief of imperial origin nestled in the heart of the State. The long lasting course of illicit activities determined an uninterrupted series of jurisdictional conflicts, which sometimes became intertwined with political and religious disputes, due to the particular ecclesiastical behaviour of some bishops. Over the centuries, local relationships were continuously mixed with external relationships, especially during the time in which the Republic of Lucca, after some failed attempts, finally managed to demonstrate her diplomatic skills not only before the courts of Florence and Rome, but also in Vienna, reaching the coveted fief purchase.
Keywords: Fief, Jurisdiction, Religion, diplomacy

Artigianato e manifatture locali ad Agnone: lo sviluppo delle attività produttive dal medioevo all’età contemporanea, di Maria Concetta Perfetto
Il saggio ricostruisce lo sviluppo delle attività produttive, i modi di produzione e i rapporti sociali del passato agnonese. Nello specifico vengono analizzate storie e tradizioni legate alla memoria del lavoro con l’intento di sviluppare – anche attraverso la cultura materiale – una ricostruzione storica del contesto produttivo che va dall’età medievale a quella contemporanea. È stata presa in particolare considerazione la storia dell’artigianato e delle manifatture locali, presentando così una storia diversa e degna della massima considerazione, ovvero la storia dei luoghi del lavoro che hanno caratterizzato lo sviluppo socio-economico di Agnone.
Parole chiave: Artigianato, Manifatture locali, Storia del lavoro

Local craft and manufactures in Agnone: development of manufacturing activities from middle age to contemporary age, by Maria Concetta Perfetto
The essay recreates the development of productive activities, the production methods and the social relations of the Agnone’s past. Specifically, stories and traditions linked to the working memory are analyzed to develop – even through the material culture – a historical recreation of the production context that goes from medieval to contemporary age. It was taken special attention to the history of crafts and local manufactures, presenting a different history that is deserving of the highest consideration: the history of the work places that have characterized the socio-economic development of Agnone. Keywords: craft, Local Manufactures, Labour history

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